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Il cigno nero? Ribilanciare

La volatilità media storica dell'azionario mondiale è circa il 15% annua.

Questo significa che in media, questa è l'oscillazione osservabile sui rendimenti in un anno. Ma ci sono oscillazioni positive e negative giornaliere che si discostano molto dalla media e se pur poco frequenti esistono (il cigno nero).


La distribuzione dei rendimenti annua però si muove in una distribuzione normale (la curva di Gauss, quella a campana). La distribuzione normale descrive una infinità di fenomeni naturali quali ad esempio la temperatura media, la velocità del vento, la concentrazione di sostanze chimiche, l'altezza, il peso della popolazione mondiale, la larghezza delle foglie ecc ecc.


La distribuzione dei rendimenti del mercato azionario si distribuisce quindi lungo la curva. Al centro della curva abbiamo i rendimenti medi giornalieri (poniamo 0%) dove troviamo la più elevata frequenza, a sinistra i rendimenti negativi e nella coda sinistra (bassissima frequenza) i rendimenti estremamente negativi che sono molto distanti dalla media e hanno una frequenza bassissima (1 volta ogni 7/8 anni ad esempio).

Il cigno nero è quindi quell'evento statisticamente rarissimo che si trova a circa 2/3 volte la deviazione standard ovvero sull'estremo sinistro della curva. Chiaramente abbiamo anche osservazioni all'estremo opposto (+8 / + 10%) che avvengono con la stessa (bassa) frequenza.

Questa è la natura dei mercati e questa va accettata.


Cosa fare ? Cosa è giusto fare ?

RIBILANCIARE


La discesa dei mercati azionari ha ridotto la percentuale azionaria in portafoglio.

Ipotizzando di avere, prima della discesa, il 30% di azioni in portafoglio, oggi dopo una discesa del 25% dell'azionario, questo peserà per circa il 20/22% e non più il 30%.

Occorre riportare l'azionario alla quota iniziale, vendendo obbligazionario che è proporzionalmente cresciuto, comprando azionario a "prezzi da saldo", diciamo così.

Questo equivale insomma a comprare azionario a un prezzo decisamente più basso abbassando il prezzo medio degli strumenti.


Nei prossimi giorni comunicheremo le modifiche di portafoglio aspettando che i mercati mettano alle corde l'amministrazione Trump che sarà necessariamente costretta da pressioni interne (aziende, politica) a svelare il bluff.

Sappiamo che è impossibile entrare al minimo del mercato ma siamo certi che i livelli attuali siano assolutamente interessanti.





 
 
 

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